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Oggetti ottico-dinamici 1962-1965

Oggetto ottico dinamico, 1962
cm80x80, tessere di alluminio fresato su tavola, collezione privata, Courtesy Archivio Dadamaino
Oggetto ottico dinamico, 1963
lastrine d'alluminio su fili di nylon fissati su struttura lignea, 96x96cm, collezione privata
Oggetto ottico dinamico, 1962
lastrine d'alluminio su fili di nylon fissati su struttura lignea, 75x75cm, collezione privata
Oggetto ottico dinamico, 1962
lastrine d'alluminio su fili di nylon fissati su struttura lignea cm67x67 collezione privata

Gli “Oggetti ottico-dinamici”, chiamati inizialmente anche “oggetti visivi instabili” sono oggetti composti da piastrine in alluminio,  incollate a una tavola colorata di nero  o  meglio tese su fili di nylon  secondo rapporti geometrici e matematici (in alcuni casi l’equazione X2+Y2=Γ2). Gli oggetti generano effetti ottici illusori e mutevoli, di profondità e circolarità, di forme geometriche emergenti. Dadamaino nel 1964 descriveva così un suo Oggetto, al retro:

 

“Oggetto ottico-dinamico indeterminato. Negativo (programmaz. 3) (…) Aspetto formale: L’insieme è suddiviso in nove parti (3 per lato)  di forma quadrangolare ad intersecazione laterale. E’ composto da lastrine d’alluminio a fresature orizzontali e verticali. Queste partono dalla dimensione minima di 1 x 1,5 e con progressione di cm 0,5 sino alla massima di 3,5 x (…)5. Tutte le dimensioni delle lastrine sono il prodotto dei reciproci multipli. Dette lastrine sono montate su fili di nylon che vengono introdotti e fissati esternamente ai supporti di base appositamente forati a rilievo secondo lo schema di programmazione. Ne risulta un composto a rilievo di vuoti e pieni in parti uguali. Fondo nero.

Aspetto ottico -dinamico:

Così ottenuti i nove quadrilateri del rilievo assumono aspetto circolare a dinamica sfuggente. A sua volta, la particolare disposizione delle fresature  sulle lastrine può annullare, interamente o parzialmente, le visioni circolari trasformandole in una successione di immagini indeterminate suscitate dai coefficienti spettatore, angolazione luminosa.

Base della ricerca è l’equazione: X2+Y2=Γ2”

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