“Ritenendo gli accostamenti cromatici causati essenzialmente dall’insieme dell’intuizione e del gusto, ho trovato utile fare una effettiva ricerca dei colori atta verificarne il reale rapporto intercorrente tra essi. Ho così usato i sette colori dello spettro ricercando tra essi il valore medio, più il bianco, il nero ed il marrone. Dieci moltiplicato per dieci. Quindi la gradazione dal massimo al minimo su fondo di colore base che è di quaranta varianti come media visibile. Risultano perciò 100 tavolette di cm 20 x 20 contenenti 4000 tonalità. Ogni tavoletta è divisa in due parti con ottanta spazi alternati dal colore di fondo e da quello analizzato, in modo che per ogni tono è possibile la verifica col cromo valore”
Con queste parole l’artista presentava al pubblico milanese nel 1970 alla Galleria Il Diagramma il lavoro di verifica sul colore chiamato “Ricerca del colore” (avviato dal 1967-68) che l’aveva impegnata per tre anni. Il lavoro si concretizzava in una installazione di 100 tavole dello stesso formato di 20 x 20 cm. Su ogni tavola erano colorate fasce orizzontali dell’altezza di 1 cm, alternate tra un colore digradante e uno fisso di fondo (per esempio rosso su grigio). La tavola era a sua volta suddivisa in due metà così da illustrare, su ciascuna opera, 40 variazioni di gradazione di colore in rapporto a quello fisso.